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Storia Dell’ordine dei frati minori

La fondazione del primo ordine francescano, detto dei Frati Minori per volere dello stesso serafico padre san Francesco , risale al 29 novembre del 1223. Nel 1279 con la bolla “Exiit qui seminat” di Niccolò III, l’Ordine si divide in Minori detti Spirituali, perché di stretta obbedienza alla regola, e i Minori detti Conventuali perché chiedono di abitare in conventi e non nelle grotte o in capanne o luoghi occasionali come San Francesco e i suoi primi compagni.

Nel 1527 un gruppo di frati guidati da frate Matteo da Bascio si stacca dai due rami suddetti, proponendo un ritorno alla povertà assoluta e alla vita eremitica; a motivo del cappuccio lungo e aguzzo, che questi frati portavano sul saio, essi vennero chiamati Cappuccini.

Nel corso dei secoli ulteriori riforme dettero vita ad innumerevoli altri gruppi, tutti ispirati al carisma di Francesco d’Assisi (Osservanti, Riformati, Alcantarini, Recolletti, ect.): il 15 maggio del 1897 venivano approvate le nuove costituzioni generali e nell’ottobre dello stesso anno apparve la costituzione apostolica “Felicitate quadam” in cui papa Leone XIII decretava solennemente l’unione di tutte queste diverse famiglie francescane sotto l ’unico nome di Ordo Fratrum Minorum.

I Frati Minori (OFM)

Primo degli Ordini Francescani è quello dei Frati detti Minori (O.F.M.) istituito nel 1223 e che oggi conta più di 16.000 religiosi in circa 2.800 conventi di tutto il mondo.

I Minori Conventuali (OFM Conv)
Dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali fanno parte 4.500 religiosi, di cui 2.808 operanti in 675 Case.

I Minori Cappuccini (OFM Cap)
Quello dei Cappuccini è il terzo (per tempo di fondazione) degli “ordini maggiori francescani”: essi sono più di 11.000, sparsi in tutto il mondo.

Nel progetto di Francesco i frati dovevano vivere in completa povertà, senza possedere nulla soprattutto a titolo personale, privi di ripari stabili, vivendo del lavoro delle loro mani, poveri fra poveri. Non dovevano chiedere alcun privilegio alla Chiesa e dedicarsi allo studio solo se non si togliesse tempo allo “Spirito di adorazione e devozione”; il loro ruolo era d’essere un esempio per condotta di vita, condividendo i disagi degli emarginati, fra cui i lebbrosi, esortando a seguire i precetti del Vangelo, rivolgendo l’invito anche agli “infedeli” per cercare di convertirli, ma senza piegarli con alcuna costrizione; al contrario, in caso di insuccesso bisognava essere pronti al martirio! Il ricorso alla questua era previsto soltanto come fatto eccezionale; ben presto esso si trasformò al contrario in un elemento fondante, dando vita al concetto stesso di ordine mendicante.
Francesco era un religioso non sacerdote, come la maggior parte dei frati dei primi tempi, mentre in seguito avvenne una sempre più massiccia clericalizzazione; tanto che dei Francescani, come San Bonaventura, Matteo d’Acquasparta, Ruggero Bacone e Duns Scoto, occuparono cattedre nelle prestigiose università di Parigi e di Oxford.

L’organizzazione degli Ordini oggi

I Francescani sono distribuiti in province, con a capo il Ministro provinciale eletto dal capitolo provinciale (una rappresentanza del numero dei frati appartenenti alla stessa realtà territoriale) per un triennio; alle province sono associate altre entità più piccole (per numero di frati o perché di recente fondazione) dette custodie. Ogni fraternità che vive in un determinato convento è animata da un frate chiamato guardiano.

“Capo e servo” dei Francescani é il Ministro generale, eletto dal capitolo generale.

Francesco aveva scelto per i suoi frati un abito al di fuori della tradizione monastica, rispondente soltanto alla prescrizione evangelica di povertà: i frati professi ricevevano una tonaca senza cappuccio ed un’altra con cappuccio, rafforzata al massimo con della stoffa di sacco – una veste simile a quella indossata dai contadini e dai poveri – trattenuta da un cingolo fermato da nodi, e delle brache; solo in caso di necessità erano previsti calzari. Quindi all’inizio il colore fu molto variabile, con tutte le sfumature del marrone e del grigio.

Oggigiorno i Minori Conventuali indossano il saio nero, i Minori il saio marrone scuro e i Cappuccini una tonaca di colore marrone chiaro.

L’abito di tutte e tre le famiglie è stretto dal cingolo di corda con tre nodi.