La processione del venerdì

Si ritrovano questa sera i capursesi e tutti quei devoti per l’inizio dei festeggiamenti in onore della Patrona di Capurso, Maria SS del Pozzo.
Il recarsi al pozzo di Santa Maria fa rivivere a tutti, il pellegrinaggio del Tanzella che rinvenuto il sacro affresco lo porta trionfalmente nel cuore di Capurso per essere sempre acclamata.
Una serata tutta mariana, che il popolo ha tanto atteso per ben un mese e più in ascolto e in preghiera.
Il quadro della Madre nel cuore del paese! Il quadro di Maria che tra canti, luci, fiaccole e sincera devozione acclamano Maria Madre e Regina!
Si, perché Maria, la celeste Patrona, dimori nel cuore della sua Capurso, nel cuore di ogni famiglia!

da ricordare…
24 agosto 1748 – 24 agosto 2018
Ricorre oggi il 270° anniversario della traslazione del miracoloso affresco dalla cappella di San Lorenzo alla provvisoria Chiesa (refettorio dei frati minori alcantarini).

La grande cerimonia, tra la moltitudine di devoti già presenti a Capurso per la festa in suo onore, fu, nello stesso tempo semplice e commovente.
La mattinata vide il susseguirsi di celebrazioni di Sante Messe nella cappella di San Lorenzo fino al tanto atteso momento quando, al canto dell’Angelus, la banda musicale aprì la solenne processione tra gioia ed esultanza di cuori in armonia per quella brevissima via che oggi è l’ultimo tratto del corso a Maria intitolato.
Per primo varcò l’ingresso del convento lo stendardo della Vergine tra i Santi Pietro e Pasquale, e, a seguire quello dell’Ordine francescano. I ceri non mancavano dei semplici devoti, e dei frati alcantarini. E infine quei quattro religiosi che trionfalmente portavano a spalle il prodigioso affresco che trovò, al canto del “Te Deum” la sua provvisoria collocazione semplice refettorio.
Resterà nella provvisoria chiesa per ben trent’anni (24 agosto 1748 – 27 agosto 1778), quando nell’ottavo giorno della Novena di canti e preghiere, definitivamente venne collocata li dove oggi i nostri occhi la contemplano tra gli angeli in armonia.

I frati del Santuario