per te, pellegrino di misericordia

Cammino per ottenere l’indulgenza plenaria in questa Basilica Mariana nell’Anno Santo Straordinario della Misericordia • proposta di preghiera per vivere il dono dell’Indulgenza IL PELLEGRINAGGIO Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi. (Papa Francesco, Bolla di Indizione del Giubileo della Misericordia) 1° Momento CAPPELLA DEL POZZO • rinnovo promesse battesimali • Carissimo/a, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora, nella gioia per il dono dell’Anno della Miericordia, rinnova le promesse del tuo Battesimo, con le quali un giorno hai rinunciato a satana e alle sue opere e ti sei impegnato a servire fedelmente Dio nella Santa Chiesa cattolica. Rinunci al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Rinuncio. Rinunci alle seduzione del male, per non lasciarti dominare dal peccato? Rinuncio. Rinunci a satana, origine e causa di ogni peccato? Rinuncio. Credi in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Credo. Credi in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? Credo. Credi nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Credo. PREGHIERA prima di segnarsi con il segno della croce sulla fronte con l’acqua attinta dalle fontane Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che mi hai liberato/a dal peccato e mi hai fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, custodiscimi con la tua grazia in Cristo Gesù Signore, per la vita eterna. Amen. Immagine Articolo 2° Momento PELLEGRINAGGIO penitenziale verso la Basilica e passaggio attraverso la PORTA della Misericordia Sul Sagrato della Cappella del Pozzo, uno dei partecipanti al pellegrinaggio, dice a nome di tutti... Avviamoci nel nome di Cristo: Egli è la via che ci conduce nell’anno di grazia e di misericordia SALMO 50 (51) Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. Nella tua bontà fa’ grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici legittimi, l’olocausto e l’intera oblazione; allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. per continuare a riflettere e pregare lungo il cammino Scrive Papa Francesco, nella Bolla di Indizione del Giubileo: Il Signore Gesù indica le tappe del pellegrinaggio attraverso cui è possibile raggiungere questa meta: 1. « Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati» (Lc 6,37-38). Dice anzitutto di non giudicare e di non condannare. Se non si vuole incorrere nel giudizio di Dio, nessuno può diventare giudice del proprio fratello. Gli uomini, infatti, con il loro giudizio si fermano alla superficie, mentre il Padre guarda nell’intimo. Quanto male fanno le parole quando sono mosse da sentimenti di gelosia e invidia! Parlare male del fratello in sua assenza equivale a porlo in cattiva luce, a compromettere la sua reputazione e lasciarlo in balia della chiacchiera. Non giudicare e non condannare significa, in positivo, saper cogliere ciò che di buono c’è in ogni persona e non permettere che abbia a soffrire per il nostro giudizio parziale e la nostra presunzione di sapere tutto. 2. Gesù chiede anche di perdonare e di donare. Essere strumenti del perdono, perché noi per primi lo abbiamo ottenuto da Dio. Essere generosi nei confronti di tutti, sapendo che anche Dio elargisce la sua benevolenza su di noi con grande magnanimità. Misericordiosi come il Padre, dunque, è il "motto" dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, e senza nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando lo invochiamo. È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con queste parole: « O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto » (Sal 70,2). L’aiuto che invochiamo è già il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto consiste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti. 3. In questo Anno Santo, potremo fare l’esperienza di aprire gli occhi per aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge. Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo. 4. Il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Le parole del Signore in base alle quali saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete. - Se avremo accolto il forestiero e vestito chi è nudo. - Se avremo avuto tempo per stare con chi è malato e prigioniero (cfr Mt 25,31-45). - Ugualmente, ci sarà chiesto se avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e che spesso è fonte di solitudine; - se saremo stati capaci di vincere l’ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini privati dell’aiuto necessario per essere riscattati dalla povertà; - se saremo stati vicini a chi è solo e afflitto; - se avremo perdonato chi ci offende e respinto ogni forma di rancore e di odio che porta alla violenza; - se avremo avuto pazienza sull’esempio di Dio che è tanto paziente con noi; - se, infine, avremo affidato al Signore nella preghiera i nostri fratelli e sorelle. In ognuno di questi "più piccoli" è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga... per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura. Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: « Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore» Giunti davanti alla PORTA della MISERICORDIA comunitariamente si recitano le seguenti preghiere: Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen. Padre nostro. - Ave, Maria. - Preghiera per i Defunti: l’eterno riposo. PREGHIAMO Benedetto sei tu, Signore, Padre Santo, che hai mandato il tuo Figlio nel mondo per raccogliere in unità, mediante l’effusione del suo sangue, gli uomini lacerati e dispersi dal peccato. Tu lo hai costituito pastore e porta dell’ovile, perchè chi entra sia salvo, e chi entra ed esce trovi i pascoli della vita. Dona ai tuoi fedeli che varcano questa soglia, di essere accolti alla tua presenza, e di sperimentare, o Padre, la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen. I presenti varcano la soglia della PORTA della MISERICORDIA, cantando. 3° Momento SALA DELLA RINCONCILIAZIONE Confessioni individuali
  • sosta di ringraziamento davanti al Crocifisso
Utilizza per il momento di preparazione al Sacramento della Riconcilizazione il DEPLIANT, appositamente preparato e che trovi nella Sala della Riconciliazione. E’ una proposta di riflessione e di esame di coscienza prima di accostarti al Ministro della Misericordia. 4° Momento BASILICA Celebrazione Eucaristica di lode Partecipa, con tutta la Comunità, alla Divina Liturgia. Sentiti degnamente invitato alla Mensa che il Signore ha preparato per tutti i suoi figli. 5° Momento CAPPELLA DELLA MADONNA atto di affidamento a Maria Madre di Misericordia • unzione con l’olio della Lampada votiva Prima di lasciare questo luogo giubilare, fermati davanti all’Immagine lignea di Santa Maria del Pozzo, e attraverso la preghiera riportata sull’apposita immaginetta, unisci la tua voce a quella della Madre, nel ringraziare la sua infinita Misericordia che "si estende di generazione in generazione". ALCUNE FOTOGRAFIE DELL’APERTURA DELLA PORTA DELLA MISERICORDIA DEL 1 GENNAIO 2016 LINK 1 - LINK 2 - LINK 3